"Fino A Che Punto Dovremmo Spingerci Per Salvare I Nostri Animali Domestici?" Sul Serio?
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Video: Perché cani e gatti non vanno d'accordo? | Informazione interessant | Tienilo a mente! 2024, Novembre
Anonim

Ahia. Colpisce bene questo, la prima settimana di radiazioni della mia Sophie per il suo tumore al tronco cerebrale. Questo articolo mi è stato inviato via email da una dozzina di persone di supporto, alcune scioccate, altre impressionate dal fatto che avessi accettato di sottoporre il mio cane a un trattamento per il cancro al cervello.

Nessuno di noi qui dovrebbe essere troppo scioccato, tuttavia, dal fatto che i proprietari siano disposti a dedicare molto tempo alla cura del proprio animale domestico quando le condizioni si dimostrano curabili. È un tipo di affermazione "no duh" dire che la nostra responsabilità nei confronti dei nostri animali domestici dovrebbe estendersi alle loro cure mediche, anche se a volte ciò include chemioterapia, radiazioni o chirurgia radicale … entro limiti ragionevoli.

Queste ultime due parole, però, dimostrano il punto critico. Cosa è ragionevole dato il complesso calcolo del loro benessere, delle nostre finanze, del nostro stato emotivo, dei capricci della tecnologia e della patologia, ecc.?

L'autore dell'articolo sopra menzionato nel Boston Globe di domenica scorsa prende una pugnalata alla domanda usando l'esempio apparentemente estremo di un'oca colpita dal cancro di nome Boswell.

Una cosa è ambientare la scena con un cucciolo di boxer malato o un Labrador retriever che sta invecchiando di famiglia, un'altra è rischiare il disimpegno (o peggio, far avanzare il fattore "kook") con l'oca da compagnia di un eccentrico professore del MIT che riceve un trattamento con radiazioni per il suo cancro alle gambe.

$ 20.000 su un'oca? Sii reale, potremmo dire. Ma dopo aver letto questo pezzo, confido che possiamo essere tutti d'accordo sul fatto che le cure di Boswell non sono né più né meno straordinarie di quelle che sto facendo per Sophie. Né è più o meno degno della decisione di negare a un animale questo tipo di trattamento dopo uno sguardo realistico alle risorse disponibili, ai limiti individuali di un animale e alle potenziali complicazioni.

Comunque la vedi, però, la domanda non posta persiste: è giusto, date le risorse in diminuzione del nostro pianeta, impegnare le nostre finanze personali, le nostre risorse emotive e il nostro tempo ed energia per obiettivi così limitati e potenzialmente egoistici?

odio quella domanda. Per me è un non-starter. Non solo credo che i nostri animali domestici siano una nostra responsabilità personale che merita questa considerazione, nego ogni logica che metterebbe le risorse personali contro quelle del collettivo solo quando si tratta dei nostri animali domestici.

Le radiazioni per Sophie Sue sono più o meno dispendiose che pagare qualcuno per tagliarmi i capelli? Cucinare il mio cibo? Coltivare le mie verdure? Sedili in pelle tagliati per il mio SUV di lusso?

Non credo. Ma la domanda rimane… quanto è troppo lontano? Fortunatamente per Sophie, come per Boswell, la risposta alla domanda rimane, come dovrebbe, personale.

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